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  • La frutta dalla A alla Z:
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    Lampone


    Lampone


    Lampone - Denominazione comune di una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee e del suo frutto: una mora formata da piccole drupe aggregate, che quando vengono raccolte si staccano tutte insieme dal ricettacolo. Di origine europea, il lampone fu una tra le prime piante a essere introdotte in America dagli esploratori del Nuovo Mondo.

    Introduzione al lampone: caratteristiche generali e habitat
    Il lampone è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originaria dell'Asia e dell'Europa settentrionale. Il suo nome scientifico è Rubus idaeus e il suo frutto, il lampone appunto, è molto apprezzato per il suo sapore dolce e aromatico.

    L'arbusto del lampone è perenne e può raggiungere un'altezza di 1-2 metri. Le sue foglie sono composte da 3-5 foglioline dentellate e sono di colore verde scuro. I fiori del lampone sono bianchi o rosa pallido e fioriscono in primavera o inizio estate.

    Il lampone cresce in habitat diversi, dalle zone montane alle pianure, preferendo terreni ben drenati e fertili. è una pianta che tollera bene il freddo e il caldo estivo, ma non ama le temperature estreme. Il lampone è una pianta che si sviluppa bene in zone con clima temperato, con un'umidità adeguata e una buona esposizione alla luce solare.

    Descrizione della pianta di lampone: foglie, fiori e frutti
    La pianta di lampone è un arbusto perenne che può raggiungere un'altezza compresa tra 1 e 2 metri. Le foglie del lampone sono composte da 3-5 foglioline dentellate, di forma ovale e di colore verde scuro. Le foglie sono disposte in modo alternato lungo i rami dell'arbusto.

    I fiori del lampone sono bianchi o rosa pallido, a forma di coppa e hanno cinque petali. I fiori sbocciano in primavera o all'inizio dell'estate e sono molto apprezzati dalle api per il loro nettare.

    Il frutto del lampone è una bacca composta da tante piccole drupe, di solito di colore rosso intenso, ma esistono anche varietà di lampone giallo, nero e viola. I frutti maturano in estate e sono noti per il loro sapore dolce e aromatico, oltre che per le loro proprietà antiossidanti e ricchezza di vitamine.

    La pianta di lampone è apprezzata non solo per i suoi frutti, ma anche per il suo fogliame decorativo e per i fiori che attirano insetti impollinatori, rendendola una pianta utile anche per l'ecosistema circostante.



    ... vedi scheda completa su lampone

    Limone


    Limone


    Limone - Pianta delle rutacee, originaria dell'Asia ma coltivata nelle regioni temperate (in Italia  soprattutto in Sicilia e Calabria) per i frutti, e anche come pianta ornamentale in vaso,  in parchi, giardini e terrazze: alta dai 2 ai 6 metri, ha foglie ovali, fiori bianchi e  profumati.

    Introduzione al frutto di limone, caratteristiche botaniche
    Il frutto di limone (Citrus limon) è un frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee, originario dell'Asia sud-orientale e diffuso in tutto il mondo per la sua alta valenza nutrizionale e per la sua versatilità culinaria.

    Caratteristiche botaniche:
    * Il limone è un albero sempreverde, che può raggiungere i 10-15 metri di altezza.
    * La sua corteccia è liscia e verde-giallastra, mentre il legno è fragile e facile da intagliare.
    * Le foglie sono piccole, ovali, lucide e verdi, con una nervatura centrale ben evidente.
    * I fiori sono bianchi, con un profumo dolciastro, e si trovano in grappoli all'ascella delle foglie.
    * Il frutto è un hesperidio, ovvero una specie di frutto a capsula, con una buccia spessa e rugosa, gialla o verdastra, che racchiude un succo acidulo e dolce.
    * Il seme del limone è piccolo, nero e lucido, con una forma appuntita.

    Il frutto della pianta di limone ha forma ovoidale, buccia di colore  verdognolo e a maturazione completa giallo chiaro, polpa  ciara, succosa, acida, ricchissima di acido citrico e ascorbico (o vitamina C); il succo è largamente usato  come condimento e aroma per preparare bevande e, nell'industrie estrarne l'acido  citrico; la buccia (o scorza), come aroma per dolci e pietanze e, nell'industria, per  estrarre un olio essenziale aromatico adoperato per profumi, dolci e bibite.

    Quali sono le proprietà e i benefici del limone?
    Come molte piante officinali, ogni parte del limone ha una funzione diversa: la sua scorza è ricca di un olio essenziale che aiuta il tono gastrointestinale e si rivela utile dopo un sostanzioso banchetto o, al contrario, in caso di inappetenza.
    Il succo di limone è in grado di risollevare l'umore grazie al suo profumo eccitante, ma contiene anche vitamina B e un'importante quantità di vitamina C, sali minerali e potassio.

    Per lo stesso motivo svolge una funzione protettiva sull'organismo, oltre a combattere l'eccesso di sodio e regolare la funzionalità renale. I glicosidi e i flavonoidi del limone rinforzano i capillari e migliorano la circolazione.
    Le foglie di limone, ricche di limonene e composti terpenici dalle proprietà calmanti e antispasmodiche, sono consigliate anche contro palpitazioni, insonnia, mal di testa e asma.

    Ma è la vitamina C la vera responsabile dei benefici del limone:
    - aiuta l'assorbimento del ferro nei legumi e nelle verdure a foglia verde per contrastare l'anemia;
    - Rafforza il sistema immunitario, previene i calcoli renali e migliora la salute della pelle.

    Quello che tutti non sanno è che nella buccia si trova la maggior quantità di vitamina C che, a differenza del succo, è anche ricca di fibre e calcio. Nella buccia è presente anche il limonene, una preziosa molecola dal profumo inconfondibile: secondo molti studi le sue proprietà antinfiammatorie possono prevenire la crescita del tumore. Un unico frutto dai benefici fruttuosi.



    ... vedi scheda completa su limone

    Mandarino


    Mandarino


    Mandarino - (vedi pure agrumi) Pianta delle rutacee, originaria della Cina ma largamente coltivata nelle regioni temperate( in Italia soprattutto nella Sicilia occidentale) per i frutti e anche come  pianta ornamentale in vaso, parchi e giardini: alta dai 2 ai 4 metri, ha foglie piccole, lanceolate, fiori bianchi.

    Introduzione al mandarino: caratteristiche generali e origine
    Il mandarino è uno dei citrus più antichi e più diffusi al mondo, noto per la sua buona qualità gustatoria e le sue proprietà nutrizionali. Ecco alcune caratteristiche generali e l'origine del mandarino:

    Caratteristiche generali:
    * Il mandarino è un albero sempreverde che può raggiungere i 10-15 metri di altezza, con foglie lanceolate e piccole fiori bianchi o gialli.
    * I frutti del mandarino sono piccoli, ovali e dal guscio liscio, con una buccia sottile e un succo dolce e acidulo.
    * Il colore del frutto può variare dal giallo al rosso porpora, passando per il verde chiaro.
    * Il mandarino è ricco di vitamine, minerali e fibre, e contiene anche composti antioxidanti come il flavanone e l'esigastrodio.

    Origine:
    * La specie Citrus reticulata è originaria della Cina meridionale e del Vietnam, dove è stato coltivato per migliaia di anni.
    * Il mandarino è stato introdotto in Europa nel medioevo e si è diffuso in tutto il mondo, diventando uno dei frutti più commercializzati e consumati.
    * Oggi, il mandarino è coltivato in molti paesi del mondo, tra cui Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Brasile.

    Descrizione della pianta di mandarino: foglie, fiori e frutti
    La pianta di mandarino è un albero di piccole dimensioni, che può raggiungere un'altezza massima di 4-5 metri. Le foglie sono di forma ovale, di colore verde scuro e lucide. Sono persistenti, il che significa che rimangono sulla pianta tutto l'anno.

    I fiori del mandarino sono bianchi e profumati. Si presentano in grappoli o singolarmente e fioriscono principalmente in primavera. I fiori sono ermafroditi, cioè contengono sia gli organi maschili che quelli femminili, e sono impollinati principalmente dagli insetti.

    I frutti del mandarino sono sferici o leggermente appiattiti, con una buccia sottile e facilmente staccabile. La buccia può variare da arancione a gialla o rossa, a seconda della varietà. La polpa è succosa, dolce e ricca di vitamina C. All'interno del frutto ci sono numerosi segmenti, chiamati spicchi, che sono separati da sottili membrane bianche.

    I mandarini sono generalmente di dimensioni più piccole rispetto ad altri agrumi come l'arancia o il pompelmo. Possono variare da 5 a 10 centimetri di diametro, a seconda della varietà. Alcune varietà di mandarino sono senza semi, mentre altre possono contenere alcuni semi all'interno dei segmenti.

    In generale, la pianta di mandarino è molto ornamentale grazie alle sue foglie verdi brillanti e ai fiori profumati. I frutti sono molto apprezzati per il loro sapore dolce e la facilità di consumo, grazie alla buccia che si stacca facilmente.



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    Mandorlo


    Mandorlo


    Mandorlo - Denominazione comune di un piccolo albero della famiglia delle Rosacee e del seme da esso prodotto. L'albero è caratterizzato dal frutto, una drupa vellutata contenente un nocciolo duro e bucherellato, dalle foglie giovani, che hanno i margini ripiegati lungo la nervatura centrale, e dai fiori, rosa chiaro, che sbocciano tra dicembre e marzo.

    Il Mandorlo: una descrizione generale
    Il mandorlo è un albero da frutto noto per i suoi fiori rosa o bianchi e per i suoi frutti a guscio duro contenenti un seme commestibile, le mandorle. Questo albero è originario dell'Asia centrale e si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, dove è coltivato per i suoi frutti.

    Il mandorlo è un albero di medie dimensioni, con foglie lanceolate di colore verde brillante e fiori a cinque petali che sbocciano in primavera, creando uno spettacolo di colori e profumi. I frutti del mandorlo sono raccolti in estate e possono essere consumati crudi, tostati o utilizzati in molte ricette dolci e salate.

    Apprezzato anche per il suo legno duro e resistente, che viene utilizzato per la produzione di mobili e oggetti artigianali. Inoltre, l'olio di mandorle estratto dai semi è ampiamente utilizzato in cosmetica e in cucina per le sue proprietà nutrienti e idratanti.

    Il mandorlo è una pianta rustica e resistente, adatta a climi caldi e secchi, ma può essere coltivato anche in altre zone con cure adeguate. Grazie alla sua bellezza e alla sua utilità, il mandorlo è apprezzato sia come pianta ornamentale che come fonte di cibo e materie prime.

    I semi maturano a settembre e possono essere suddivisi in mandorle dolci e amare, nonché in mandorle fresche, secche e da pasticceria. Tra le varietà più note vi sono le "Santa Caterina", le "Avola scelta" e le "Pesca". Le varie specie di mandorli da fiore, a portamento arboreo o arbustivo, sono largamente coltivate per l'abbondante fioritura bianca o rosata.

    La cultura del Mandorlo: coltivazione, raccolta e produzione
    La coltivazione del mandorlo richiede alcune cure specifiche per garantire una buona produzione di frutti di qualità. In genere, gli alberi di mandorlo vengono piantati in autunno o in primavera, in terreni ben drenati e soleggiati. è importante scegliere varietà adatte al clima e alla zona di coltivazione.

    Durante il primo anno, gli alberi di mandorlo richiedono annaffiature regolari e potature per favorire la crescita di rami forti e ben distribuiti. Dopo il primo anno, la pianta richiede meno acqua e potature più leggere per mantenere la forma e la produttività.

    La fioritura del mandorlo avviene in primavera e la raccolta dei frutti avviene in estate, solitamente tra maggio e agosto. I frutti vengono raccolti manualmente o con macchine apposite e poi selezionati e lavorati per la produzione di mandorle sgusciate, pelate o tostate.

    Le mandorle sono utilizzate in molte ricette dolci e salate, ma anche nell'industria alimentare per la produzione di latte di mandorle, pasta di mandorle, olio di mandorle e altri prodotti. L'olio di mandorle viene estratto dai semi e utilizzato in cosmetica per le sue proprietà idratanti e nutrienti per la pelle e i capelli.

    La cultura del mandorlo è molto diffusa in tutto il Mediterraneo, ma anche in altre parti del mondo come la California, l'Australia e il Sud Africa. La produzione di mandorle rappresenta un importante settore dell'agricoltura e dell'economia in molte regioni.



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    Melo


    Melo


    Melo - Denominazione comune di una specie arborea caducifoglia, appartenente alla famiglia delle Rosacee e ampiamente coltivata nelle regioni temperate del pianeta per il frutto gustoso, un pomo sodo e carnoso prodotto dall'ingrossamento del ricettacolo del fiore.

    Il Melo: descrizione generale
    Generalmente la pianta presenta foglie semplici e ovate, lievemente lanugginose sulla pagina inferiore, ed è caratterizzata da fiori arrotondati, bianchi o rosati; alcune specie hanno perfino fiori scarlatti. Il legno del melo è duro, resistente e molto liscio.

    I frutti delle varie specie possono avere forme, colori e dimensioni considerevolmente differenti; il colore della buccia può variare dal verde al rosso cupo, la forma può essere arrotondata, allungata o simile a quella di una pera.

    Si tratta di una pianta decidua, che perde le foglie durante la stagione autunnale. I meli possono raggiungere altezze variabili, a seconda della varietà, ma solitamente crescono fino a 5-10 metri di altezza.

    Le foglie del melo sono di forma ovale e di colore verde brillante, mentre i fiori sono bianchi o rosa e compaiono in primavera, prima della comparsa delle foglie. La fioritura è molto apprezzata per la sua bellezza e per l'importanza ecologica nell'impollinazione.

    Il melo è una pianta molto apprezzata per la sua resistenza e adattabilità a diversi tipi di terreno e climi. è coltivato in molte regioni del mondo per la produzione di mele, che sono un alimento molto popolare e versatile. Inoltre, i meli sono spesso utilizzati anche per scopi ornamentali, grazie alla loro bella fioritura e al loro fogliame decorativo.

    Melo: coltivazione, raccolta e produzione
    La pianta di melo richiede alcune attenzioni particolari per garantire una buona produzione di mele. Ecco alcuni passaggi importanti:

    - Scelta del terreno: I meli preferiscono terreni ben drenati e ricchi di sostanze nutritive. è importante che il terreno abbia un pH compreso tra 6 e 7.

    - Piantagione: I meli vengono generalmente piantati in autunno o in primavera, a una distanza di circa 4-6 metri l'uno dall'altro, a seconda della varietà. è importante piantarli in aree ben esposte al sole.

    - Potatura: La potatura del melo è essenziale per favorire la crescita e la produzione di frutta. Si consiglia di potare i rami morti o danneggiati e di mantenere una forma aperta dell'albero per favorire la circolazione dell'aria e la penetrazione della luce.

    - Irrigazione: I meli hanno bisogno di una buona quantità di acqua, soprattutto durante la fase di crescita e sviluppo dei frutti. è importante evitare ristagni d'acqua che potrebbero danneggiare le radici.

    - Controllo delle malattie e dei parassiti: I meli possono essere soggetti a diverse malattie e attacchi di parassiti, quindi è importante monitorare costantemente la salute degli alberi e intervenire tempestivamente in caso di problemi.

    La raccolta delle mele avviene generalmente in autunno, quando i frutti hanno raggiunto la maturazione. Le mele vengono raccolte manualmente e devono essere conservate in modo adeguato per mantenere la loro freschezza e qualità.

    La produzione di mele dipende da diversi fattori, tra cui la varietà coltivata, le condizioni climatiche e la cura delle piante. Con le giuste cure e attenzioni, i meli possono produrre una buona quantità di frutta di alta qualità.



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    Melograno


    Melograno


    Melograno - Un frutto antico e miracoloso da sempre simbolo di fertilita', simbolo suggerito dalla particolare conformazione di questo meraviglioso frutto, dove centinaia di semi racchiusi in dolci chicchi sono pronti a dare nuove vite.

    Introduzione al frutto di melograno, caratteristiche botaniche
    Il Melograno (Punica, L.) è un genere delle Punicaceae che comprende due specie di arbusti, originari di una regione che va dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, e diffuso sin dall'antichità nell'intera zona mediterranea e nel Caucaso.

    Ha portamento cespuglioso, alta fino a 2-4 m, foglie caduche lanceolate, non molto grandi di colore verde lucente, fiori solitari grandi o riuniti in mazzetti all'estremità dei rami, di colore rosso vivace, con varietà a fiori semplici o doppi, di colore rosso, rosa, bianco o screziati, fioritura in giugno-agosto con i caratteristici frutti eduli dal gusto acido.

    Ricchissimo di vitamine, e' stato da millenni fonte di salvezza per i popoli degli aridi territori d'Asia: dall'Anatolia al deserto del Gobi.
    Le scorze dei frutti hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermouth e aperitivi.
    Il melograno oltre ad essere impiegato nella medicina naturale e' un ottimo colorante; con la sua buccia essiccata otteniamo un buon giallo tendente al verde. Gialli estratti dal melograno sono stati ritrovati in tombe egiziane risalenti al 1500 A.E.V..

    Coltivazione e cura del melograno
    Il Melograno richiede esposizione soleggiata, ben riparata in quanto mal sopporta inverni troppo rigidi, terreno fresco, fertile, fresco ma ben drenato, cresce bene anche in suoli asciutti.

    Il melograno è una pianta rustica e resistente che richiede poche cure particolari. Ecco alcuni consigli per la coltivazione e la cura del melograno:

    - Preferisce terreni ben drenati e soleggiati. Evitare terreni troppo umidi o argillosi.
    La pianta va piantata in autunno o in primavera, a una profondità di circa 50 cm. La distanza tra le piante deve essere di almeno 3 metri.

    - Innaffiare il melograno regolarmente nei primi anni di vita, ma una volta adulto può resistere anche a periodi di siccità.

    - Durante la fase di crescita, si può concimare il melograno con un concime organico a base di letame.

    - Il melograno va potato a fine inverno, eliminando i rami secchi e quelli troppo deboli. Inoltre, è consigliabile eliminare i rami che crescono verso l'interno della pianta, per favorire la circolazione dell'aria e la penetrazione della luce.

    - I frutti del melograno vanno raccolti a maturazione completa, quando la buccia assume un colore rosso intenso. Si consiglia di raccogliere i frutti con le forbici, evitando di strapparli dalla pianta.

    - Il melograno può essere attaccato da malattie fungine come la ruggine o il marciume radicale. Per prevenire queste malattie, è consigliabile evitare ristagni idrici e concimare la pianta con prodotti a base di rame.



    ... vedi scheda completa su melograno

    Mirtillo


    Mirtillo


    Mirtillo - Denominazione comune di alcune specie arbustive spontanee, appartenenti alla famiglia delle Ericacee, e dei frutti da esse prodotti. I mirtilli neri crescono nei boschi e nelle brughiere di tutta Europa fino a 2500 m. d'altitudine e producono piccole bacche bluastre commestibili.

    Le piantine raggiungono al massimo 50 cm d'altezza e presentano piccole foglie ovali, dai margini finemente seghettati. Anche il falso mirtillo produce bacche bluastre e cresce nei boschi e nelle brughiere di tutta Europa; le sue foglie, tuttavia, non sono seghettate e le sue piante possono raggiungere anche 1 m d'altezza.

    Introduzione al mirtillo: caratteristiche generali e habitat
    Il mirtillo è una pianta appartenente alla famiglia delle Ericaceae, conosciuta per i suoi piccoli frutti blu scuro dal sapore dolce e leggermente acidulo. La pianta del mirtillo è un arbusto sempreverde che può raggiungere un'altezza compresa tra i 10 e i 60 centimetri, con foglie ovali e fiori bianchi o rosa.

    Il mirtillo è diffuso in tutto il mondo, ma è particolarmente comune nelle regioni montane e subartiche dell'emisfero settentrionale. è possibile trovarlo in boschi di conifere, torbiere e zone umide, dove il terreno è acido e ricco di humus. La pianta del mirtillo è notoriamente resistente al freddo e può sopravvivere anche in condizioni climatiche estreme.

    I frutti del mirtillo sono ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali, e vengono spesso consumati freschi, ma vengono anche utilizzati per la produzione di succhi, marmellate, dolci e integratori alimentari. Inoltre, il mirtillo è noto per le sue proprietà benefiche per la salute, in particolare per la vista e la salute cardiovascolare.

    Descrizione della pianta di mirtillo: foglie, fiori e frutti
    La pianta di mirtillo è un arbusto sempreverde che può raggiungere un'altezza compresa tra i 10 e i 60 centimetri. Le foglie del mirtillo sono piccole, ovali, di colore verde scuro e leggermente coriacee. Possono presentare una tonalità rossastra durante l'autunno prima di cadere.

    I fiori del mirtillo sono piccoli e a forma di campana, di colore bianco o rosa, e crescono in grappoli penduli. Fioriscono in primavera e sono molto apprezzati dalle api per il loro nettare.

    I frutti del mirtillo sono delle bacche sferiche, di dimensioni ridotte, di colore blu scuro o nero, ricoperte da una patina cerulea. I frutti maturano in estate e sono noti per il loro sapore dolce e leggermente acidulo. Sono ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali, e vengono consumati freschi o utilizzati per preparare succhi, marmellate, dolci e altri prodotti alimentari.

    Coltivazione e cura del mirtillo: consigli pratici per la coltivazione
    La coltivazione del mirtillo richiede alcune attenzioni specifiche per garantire una buona produzione di frutti. Ecco alcuni consigli pratici per la coltivazione e la cura del mirtillo:

    - Scelta del terreno: il mirtillo richiede un terreno acido, con un pH compreso tra 4,5 e 5,5. Inoltre, il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanza organica.

    - Esposizione: il mirtillo preferisce una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata.

    - Piantagione: la pianta di mirtillo va piantata in autunno o in primavera, preferibilmente in un terreno preparato con concime organico.

    - Irrigazione: il mirtillo ha bisogno di una buona irrigazione, soprattutto durante la fase di fruttificazione. è importante evitare ristagni idrici, che possono causare il marciume delle radici.

    - Potatura: la potatura del mirtillo va effettuata ogni anno per mantenere la forma dell'arbusto e per favorire la produzione di frutti. Si consiglia di effettuare la potatura in inverno, eliminando i rami secchi e quelli malati.

    - Concimazione: il mirtillo ha bisogno di una buona quantità di sostanza organica per crescere e produrre frutti. Si consiglia di concimare la pianta con concime organico ogni anno.

    - Protezione dalle malattie e dagli insetti: il mirtillo può essere attaccato da malattie fungine e da insetti come la mosca della frutta. Si consiglia di utilizzare prodotti naturali per la protezione della pianta.



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