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    Melanzana


    La Melanzana


    Melanzana - appartiene alla famiglia delle Solanacee, che comprende anche pomodori, peperoni e patate, il suo nome scientifico è Solanum melongena.
    La pianta è originaria dell'India e fu importata in Europa dagli arabi intorno all'VIII secolo. Dall'originale specie selvatica sono state ricavate numerose varietà, anche nane, con frutti dalla polpa grigiastra, dalla forma allungata o arrotondata e dal colore violaceo, bianco o giallognolo.

    Descrizione
    La pianta di melanzana ha foglie grandi e dentellate e produce fiori viola o bianchi. Il frutto della melanzana è di forma allungata o rotonda e può variare in colore dal viola scuro al bianco o al verde.

    È spesso utilizzato in cucina per preparare piatti come la parmigiana di melanzane, i peperoni ripieni e il ratatouille.

    La pianta di melanzana richiede molta luce solare e terreno fertile e ben drenato per crescere.
    Le piante sono in genere alte 0,5-1 m e hanno fusto eretto e suffruticoso, foglie alterne e fiori con corolla viola chiaro e stami gialli.

    In Asia viene coltivata una particolare varietà, dai piccoli frutti bianchi perfettamente ovoidali, che produce 2-5 frutti del diametro di 5-20 cm per pianta.
    Nonostante la melanzana sia una pianta perenne, nelle regioni temperate viene spesso trattata come un'annuale. È caratterizzata da una crescita molto lenta e non tollera temperature inferiori a 10 °C.

    Come Coltivare la Melanzana:
    La coltivazione delle melanzane richiede alcune attenzioni, ma seguendo alcuni passi fondamentali puoi ottenere una buona crescita delle piante. Ecco una guida generale su come coltivare le melanzane:

    - Preparazione del terreno: Le melanzane richiedono un terreno ben drenato, ricco di sostanza organica e con un pH compreso tra 6,0 e 7,5. Prima di piantare, lavora il terreno in profondità per renderlo morbido e rimuovere eventuali erbacce.

    - Scelta delle varietà: Esistono diverse varietà di melanzane, ognuna con le sue caratteristiche. Scegli una varietà adatta al clima della tua zona e alle tue preferenze personali. Assicurati che le varietà selezionate abbiano una buona resistenza alle malattie comuni delle melanzane.

    - Semina o trapianto: Puoi seminare i semi di melanzana in vasetti o cassette, circa 8-10 settimane prima della data prevista per il trapianto all'aperto. Quando le piante hanno sviluppato abbastanza foglie e radici, trapiantale in giardino, dopo che il rischio di gelate è passato e le temperature notturne superano i 15°C.

    - Spaziatura: Pianta le melanzane a una distanza di circa 60-90 cm l'una dall'altra, per consentire alle piante di svilupparsi correttamente.

    - Irrigazione: Le melanzane richiedono un'irrigazione regolare, mantenendo il terreno costantemente umido, ma non inzuppato. Evita di bagnare le foglie per ridurre il rischio di malattie fungine. L'uso di un sistema di irrigazione a goccia o una irrigazione a radice può essere utile.

    - Fertilizzazione: Le melanzane beneficiano di una buona quantità di sostanza organica nel terreno. Puoi arricchire il terreno con compost maturo o fertilizzanti organici prima della semina o trapianto. Durante la stagione di crescita, puoi applicare fertilizzanti bilanciati specifici per le verdure seguendo le istruzioni sulla confezione.

    - Supporto delle piante: Alcune varietà di melanzane richiedono un supporto per sostenere il peso dei frutti. Puoi utilizzare gabbie di sostegno o pali per evitare che le piante si pieghino o si spezzino.

    - Interventi di potatura: la melanzana ha la tendenza a sviluppare molti rami laterali che possono rubare energia alla pianta e ridurre la produzione di frutti. Per questo motivo, è consigliabile rimuovere i rami laterali che crescono sotto il primo fiore della pianta.
    Tagliare i germogli: i germogli sono piccoli rami che crescono dalle ascelle delle foglie della melanzana. Se non vengono rimossi, possono creare una pianta troppo folta e impedire la circolazione dell'aria. Inoltre, i germogli possono rubare energia alla pianta e ridurre la produzione di frutti. Per questo motivo, è consigliabile tagliare i germogli appena si sviluppano.

    - Controllo delle infestanti e delle malattie: Mantieni il terreno intorno alle piante libero dalle infestanti che possono competere per l'acqua e i nutrienti. Controlla regolarmente le piante per rilevare eventuali segni di malattie o parassiti. In caso di infestazioni, puoi utilizzare rimedi organici o prodotti specifici consigliati dal tuo vivaista o agronomo.

    - Raccolta dei frutti: Le melanzane sono pronte per la raccolta quando raggiungono una dimensione adeguata e il colore della buccia è uniforme. Utilizza un coltello affilato per tagliare i frutti dalla pianta, evitando di strapparli.

    Seguendo questi passaggi, sarai in grado di coltivare le melanzane con successo. Ricorda di consultare anche le informazioni specifiche per la tua area geografica e le condizioni climatiche locali per ottenere risultati ottimali.



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    Melone


    Il Melone


    Melone - Denominazione comune delle numerose varietà di frutti dolci, prodotti dalla specie Cucumismelodella famiglia delle Cucurbitacee.
    Come i cocomeri (appartenenti a un'altraspecie della stessa famiglia), anche i meloni crescono da una pianta a fusto prostrato o rampicante.

    Descrizione
    I meloni si suddividono in tre gruppi: i cantalupi o zatte, le varietà reticolari o retate e i meloni liscio d'inverno.

    I primi hanno forma tondeggiante o schiacciata, buccia eccezionalmente spessa, a coste rilevate, e superficie liscia spesso coperta di verruche. Si tratta di un melone coltivato prevalentemente in Europa, che deve il suo nome alla città di Cantalupo, vicino a Roma, dove si ritiene sia stato introdotto dall'Armenia.

    Al secondo gruppo appartengno frutti dalla buccia poco spessa, costole poco accentuate e superficie rilevata, intersecata da linee simili a un reticolato. Sia i cantalupi che le varietà reticolate hanno generalmente polpa rosa-aranciata, fortemente profumata.

    I meloni invernali sono frutti di forma quasi ovoidale, dalla buccia liscia di colore giallo, verde scuro o striata di gialliccio su fondo verde; hanno sapore zuccherino e sono facili da conservare. Fra i meloni cantalupo si ricordano le varietà "Cantalupo dei Carmelitani" e "Rospo di Bologna"; fra quelli reticolari, le varietà "Retato degli Ortolani" e "Honeyball"; fra gli invernali, il "Capuanello" e il "Gigante d'Inverno".

    Forma,dimensioni e colore dei meloni possono variare da rotonda a oblunga, da 1 a 20 kg di peso, da verde scuro a verde chiaro striato di bianco. Si ritiene che il melone sia originario dell'Iran e della zona caucasica eche successivamente sia stato introdotto presso gli Egizi, i Greci e i Romani.

    cco alcune informazioni sulla coltivazione del melone, le caratteristiche della pianta, i suoi bisogni, le proprietà e gli utilizzi dei frutti.

    Coltivazione del melone:
    - Terreno: il melone richiede un terreno ben drenato e fertile, con un pH compreso tra 6 e 7.

    - Clima: è una pianta che predilige climi caldi e soleggiati. La temperatura ideale per la crescita del melone è compresa tra 24°C e 30°C.

    - Semina: i semi di melone vengono solitamente seminati in semenzaio o direttamente in piena terra dopo l'ultima gelata. La germinazione richiede temperature tra 20°C e 30°C.

    - Trapianto: dopo circa 3-4 settimane dalla semina, le piantine di melone possono essere trapiantate in piena terra. Si consiglia di mantenere una distanza di almeno 60-90 cm tra le piante.

    - Irrigazione: il melone richiede un'irrigazione regolare, soprattutto durante il periodo di crescita dei frutti. È importante evitare ristagni idrici, che potrebbero danneggiare la pianta.

    - Concimazione: è consigliabile fornire alla pianta una concimazione equilibrata durante la fase di crescita attiva.



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    Pastinaca


    La Pastinaca


    Pastinaca  - pianta biennale, coltivata come annuale, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere e caratterizzata da un fusto erbaceo, cavo e angoloso, da radici carnose a fittone e da foglie pennate, profondamente incise e dentate.
    La lunga radice, bianca e carnosa, dal sapore acidulo, viene consumata come ortaggio dopo la cottura.

    Descrizione
    La pastinaca è una pianta biennale nota scientificamente come Pastinaca sativa. È coltivata per le sue radici commestibili e ha un aspetto simile a una carota bianca allungata.

    - La pastinaca ha una radice carnosa, bianca e allungata, che può raggiungere lunghezze fino a 30 cm.

    - La pianta ha foglie pennate di colore verde scuro e fiori di colore giallo pallido che si sviluppano nell'anno successivo alla semina.

    Ecco alcune informazioni sulla coltivazione, caratteristiche, bisogni della pianta, proprietà e utilizzi della pastinaca.

    Coltivazione della pastinaca:
    - Terreno: la pastinaca preferisce terreni profondi, leggeri e ben drenati.

    - Clima: è una pianta rustica che tollera temperature fresche. La pastinaca può essere coltivata in climi temperati.

    - Semina: i semi di pastinaca vengono solitamente seminati direttamente in piena terra, a una profondità di circa 1-2 cm, in primavera o autunno. La germinazione può richiedere da 2 a 4 settimane.

    - Spaziatura: si consiglia di lasciare uno spazio di circa 15-20 cm tra le piante e 30-45 cm tra le file.

    - Irrigazione: la pastinaca richiede un'irrigazione regolare, mantenendo il terreno umido ma non eccessivamente bagnato.



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    Patata


    La Patata


    Patata  - Tubero commestibile, ricco di amido, prodotto dalle piante omonime appartenenti alla famiglia delle Solanacee.

    Descrizione
    Le patate sono uno degli alimenti di base in gran parte delle regioni temperate, dove le piante vengono coltivate come erbacee annuali; esse hanno un fusto eretto o prostrato, che può raggiungere 1m d'altezza, foglie profondamente incise e fiori bianchi o violacei.

    Il frutto è costituito da una bacca contenente più semi, grande quanto una ciliegia. Alcune parti della pianta contengono solanina, un alcaloide velenoso presente anche in altre Solanacee. Originaria della regione Andina del continente americano, la patata fu importata in Europa nel XVI secolo dai navigatori spagnoli.

    La sua coltivazione si diffuse rapidamente, soprattutto nelle regioni temperate, e agli inizi del XVIII secolo la pianta fu introdotta anche nel Nord America. La patata viene moltiplicata per mezzo di tuberi, che presentano sulla loro superficie gemme in grado di produrre germogli. Le nuove varietà vengono invece selezionate da semi prodotti da piante sottoposte a impollinazione controllata e successivamente riprodotte per talee.

    Coltivazione della patata:
    Ecco alcuni consigli pratici per la coltivazione delle patate, insieme a trucchi e metodi utili:

    - Scelta della varietà: Scegli una varietà di patate adatta alla tua zona climatica e al tipo di terreno disponibile. Alcune varietà sono più resistenti alle malattie o si adattano meglio a condizioni specifiche.

    - Preparazione del terreno: Le patate preferiscono terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica. Prima di piantare, lavora il terreno in profondità, rimuovendo erbacce e sassi. Aggiungi del compost o letame maturo per migliorare la fertilità del suolo.

    - Pianificazione e piantagione: Le patate possono essere coltivate a partire da semi o da tuberi. Se hai tuberi di patate, assicurati che abbiano almeno un germoglio sano. Pianta i tuberi a una profondità di circa 10-15 cm, con i germogli rivolti verso l'alto.

    - Spaziatura delle piante: Lascia abbastanza spazio tra le piante (circa 30-40 cm) per consentire la crescita delle foglie e la formazione dei tuberi. In questo modo, le piante avranno abbastanza luce solare e avranno meno probabilità di ammalarsi.

    - Irrigazione: Le patate richiedono una quantità adeguata di acqua per crescere bene. Irriga regolarmente, soprattutto durante i periodi di siccità, ma assicurati di non inondare il terreno. L'acqua eccessiva può causare marciume delle radici.

    - Mantenimento delle piante: Rimuovi le erbacce regolarmente per evitare che competano con le patate per acqua e nutrienti. Mentre le piante crescono, pratica l'incalzamento del terreno, ovvero copri le basi delle piante con terra per promuovere la formazione di tuberi.

    - Controllo delle malattie e dei parassiti: Le patate sono soggette ad alcune malattie comuni come la peronospora e il tigno della patata. Monitora attentamente le tue piante e, se noti segni di malattia, adotta misure preventive come l'uso di fungicidi organici. Controlla anche la presenza di parassiti come afidi o bruco della patata e prendi provvedimenti tempestivi se necessario.

    - Raccolta: Le patate sono pronte per la raccolta quando le foglie iniziano a ingiallire e appassire. Scava delicatamente il terreno con una vanga per raccogliere i tuberi. Evita di ferire i tuberi durante la raccolta, poiché le ferite possono facilitare la decomposizione e la perdita di qualità.

    - Cura post-raccolta: Dopo la raccolta, lascia asciugare i tuberi all'ombra per qualche ora. Rimuovi delicatamente la terra in eccesso e conserva le patate in un luogo fresco e buio per evitare la germinazione.



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    Peperone


    Il Peperone


    Peperone - Denominazione comune di circa 30 specie originarie dell'America centrale e del frutto da esse prodotto, una bacca con numerosissimi semi che presenta differenze utilizzate per distinguere le varie specie l'una dall'altra.

    Descrizione
    Il peperone è una pianta orticola appartenente alla famiglia delle Solanacee, originaria dell'America centrale e meridionale.
    È una pianta annuale che cresce in climi caldi e temperati e produce frutti di diverse forme, dimensioni e colori, tra cui rosso, giallo, verde e arancione.

    I peperoni sono noti per il loro sapore dolce e leggermente croccante, sebbene alcuni tipi possano essere piccanti. Sono ampiamente utilizzati in cucina per aggiungere sapore e colore a una varietà di piatti.
    Possono essere consumati crudi, cotti, arrostiti, saltati in padella o utilizzati come ingrediente principale in salse, zuppe, insalate, ripieni e molto altro.

    Dal punto di vista nutrizionale, i peperoni sono ricchi di vitamina C, vitamina A, vitamina B6, vitamina K, acido folico e potassio.
    Sono anche una buona fonte di fibre alimentari. I peperoni sono spesso associati a benefici per la salute, come il sostegno al sistema immunitario, la protezione delle cellule dallo stress ossidativo e il mantenimento di una buona salute cardiovascolare. In sintesi, il peperone è una pianta da orto che produce frutti gustosi e colorati, ampiamente utilizzati in cucina per arricchire i piatti con il loro sapore dolce e croccante.

    Dal frutto, che si può consumare crudo o cotto, si ricava la paprica, una polvere rossa molto piccante, largamente utilizzata in cucina come spezia.

    Da alcune specie di peperone coltivate a scopo alimentare sono state ottenute varietà ornamentali, come il Capsicum annuum fasciculatum, che ha frutti eretti formanti un piccolo mazzo terminale di colore rosso vivo;
    il Capsicum annuum abbreviatum, che ha piccoli frutti ovale-cordiformi;
    il Capsicum annuum grossum, che ha frutti oblunghi, larghi, troncati, di colore giallo o rosso.

    La specie Capsicum frutescens, detta peperone rabbioso, è una pianta perenne e` di aspetto sub-legnoso da cui si ricavano salse piccanti come il tabasco.



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    Pisello


    Il Pisello


    Pisello - Denominazione comune di una pianta leguminosa ed erbacea, appartenente al genere Pisum, della famiglia delle Papilionacee, che tra le sue specie annovera anche l'erba medica, il trifoglio, il lupino, l'arachide, la soia, la veccia e il pisello odoroso.

    Descrizione
    Le piante del genere Pisum vengono ampiamente coltivate come ortaggi per i loro semi, i comuni piselli, dei quali si distinguono due tipi: uno grinzoso e uno liscio. La varietà a semi lisci fruttifica prima ed è più resistente della varietà grinzosa, i cui semi, tuttavia, sono più dolci.

    Alcune varietà di piselli dolci (dette anche mangiatutto) hanno baccelli commestibili come quelli dei fagiolini e vengono coltivate in tutta Europa. L'intera pianta del pisello viene, inoltre, utilizzata come foraggio per il bestiame.

    A seconda delle varietà, i semi possono essere di colore verde, bianco o giallo. Il pisello è una pianta resistente e il suo tenero fusto rampicante può raggiungere una lunghezza di 2 m; in genere ha foglie composte da tre foglioline e fiori bianchi o violacei. I piselli riescono a sopravvivere a blande gelate e dunque possono essere piantati all'inizio della primavera, non appena la terra può essere lavorata. Per le coltivazioni estensive vengono preferite le varietà seminane, che consentono una raccolta più agevole.

    Consigli utili per la coltivazione dei Piselli:
    La coltivazione dei piselli può essere un'attività gratificante e relativamente semplice. Ecco alcuni consigli utili per coltivare i piselli in modo efficace e ottenere un buon raccolto:

    - Scelta della varietà: Scegli una varietà di piselli adatta alle tue esigenze. Ci sono diverse varietà di piselli tra cui scegliere, tra cui piselli rampicanti e piselli nani.
    Considera anche se preferisci piselli a maturazione precoce o tardiva, in base alla tua zona climatica e ai tempi di semina.

    - Preparazione del terreno: I piselli preferiscono un terreno ben drenato e fertile. Prepara il terreno in anticipo, lavorandolo con una vanga o una forca per allentare il terreno e rimuovere eventuali detriti. Aggiungi compost o letame maturo per migliorare la fertilità del suolo.

    - Semina: La semina dei piselli può essere fatta direttamente nel terreno o in vasi per poi essere trapiantati successivamente. La semina diretta è spesso preferibile, ma dipende dalle tue preferenze e dalle condizioni del terreno. Per la semina diretta, fai dei solchi di 2-3 cm di profondità e distanziati di circa 30 cm.
    Metti i semi di piselli nel solco, con una distanza di circa 5-8 cm tra i semi. Copri i semi con terra e compatta leggermente il terreno.

    - Irrigazione: I piselli richiedono un'adeguata irrigazione per una buona crescita. Mantieni il terreno umido, ma non eccessivamente bagnato. Irriga regolarmente, soprattutto durante i periodi secchi. Evita di bagnare eccessivamente le foglie per ridurre il rischio di malattie fungine.

    - Supporti per i rampicanti: Se coltivi una varietà di piselli a rampicante, fornisci supporti come gabbie o reti di sostegno per permettere alle piante di crescere verticalmente. Ciò aiuterà a prevenire che i fusti si pieghino o si spezzino.



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    Pomodoro


    Il Pomodoro


    Pomodoro - Denominazione comune di svariate specie erbacee striscianti, appartenenti alla famiglia delle Solanacee e originarie delle regioni andine del Sud America, e dell'omonimo frutto da esse prodotto.
    In virtù delle loro qualità nutritive (sono ricchi di sali minerali e vitamine A e C), i frutti sono uno degli alimenti principali in gran parte dei paesi del mondo e le piante vengono ampiamente coltivate un po' ovunque come specie annuali.

    Descrizione
    Ne esistono numerosissime varietà, dalle forme e dalle dimensioni più disparate (da quelli tondi grandi quanto chicchi d'uva, a quelli più comunemente commercializzati, a forma di pera o sferici e dal diametro a volte superiore a 10 cm). Il colore dei frutti delle diverse varietà può variare dal rosso cupo al giallo.

    I pomodori vengono moltiplicati per seme. Nelle regioni temperate i semi vengono fatti germinare in serre o letturini e le pianticine vengono messe a dimora in piena terra solo a tarda primavera (quando, cioè, non c'è più il pericolo che si verifichino gelate).
    Prediligono i terreni ben concimati, sabbiosi e argillosi, ma crescono senza problemi su quasi ogni tipo di suolo, purché sia fertile e ben drenato.

    I pomodori freschi sono oggi presenti sui mercati anche in inverno e provengono da piante allevate in serra. Nei paesi industrializzati la raccolta e la lavorazione industriale dei pomodori vengono ormai eseguite quasi ovunque con mezzi meccanici. I pomodori sono costantemente oggetto di ricerche volte a sviluppare varietà più produttive, gustose e resistenti alle malattie.

    Consigli utili alla coltivazione del Pomodoro:
    La coltivazione dei pomodori può essere gratificante e produttiva se si seguono alcuni consigli utili. Ecco alcuni dettagli per aiutarti a ottenere una buona coltivazione di pomodori:

    - Scelta delle varietà: Esistono numerose varietà di pomodori tra cui scegliere, quindi assicurati di selezionare quelle adatte alle tue esigenze. Alcune varietà sono meglio adatte per la coltivazione in vaso, mentre altre crescono meglio in giardino. Considera anche le dimensioni dei frutti e il tempo di maturazione.

    - Preparazione del terreno: I pomodori richiedono un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica. Prima di piantare, lavora il terreno in profondità, rimuovendo eventuali erbacce e aggiungendo compost o letame maturo per migliorare la fertilità.

    - Semina o trapianto: Puoi coltivare i pomodori da seme o acquistare le piantine pronte per il trapianto. Se scegli la semina, inizia alcuni mesi prima dell'ultima data di gelo prevista. Le piantine dovrebbero essere trapiantate in giardino quando sono abbastanza forti, di solito dopo l'ultima gelata primaverile.

    - Spaziatura e supporto: Assicurati di lasciare abbastanza spazio tra le piante, solitamente da 60 a 90 centimetri, per consentire una buona circolazione dell'aria. I pomodori possono diventare piante alte e pesanti, quindi fornisci un supporto adeguato, come pali o gabbie di sostegno, per evitare che si appoggino a terra.

    - Irrigazione: I pomodori hanno bisogno di un'irrigazione regolare e costante. Innaffia le piante profondamente una o due volte alla settimana, evitando di bagnare le foglie per ridurre il rischio di malattie fungine. Evita l'irrigazione eccessiva, che può portare al marciume delle radici.

    - Concimazione: Fornisci ai pomodori un fertilizzante equilibrato, ricco di azoto, fosforo e potassio, per promuovere una buona crescita e produzione. Puoi utilizzare un fertilizzante specifico per ortaggi o applicare compost o letame maturo intorno alle piante.

    - Controllo delle malattie e degli insetti: I pomodori sono soggetti a diverse malattie e attacchi di insetti, come la muffa grigia, l'oidio e i tripidi.
    Monitora attentamente le tue piante e agisci tempestivamente se noti segni di malattie o infestazioni di insetti. Puoi utilizzare prodotti organici o trattamenti naturali per controllare i parassiti.

    - Potatura: La potatura può essere utile per controllare la crescita delle piante e favorire una migliore circolazione dell'aria. Rimuovi i rami inferiori che toccano il terreno e i succhioni (getti laterali) che si sviluppano negli angoli delle foglie.

    - Raccolta: Raccogli i pomodori quando sono pienamente maturi. La maturazione può variare a seconda della varietà, ma di solito è evidente quando il colore è uniforme e la consistenza è soda. Raccogli i pomodori delicatamente per evitare danni.

    - Conservazione: Se hai una grande quantità di pomodori, puoi conservarli per un po' di tempo. Puoi fare salse, succhi o sottaceti di pomodoro, oppure puoi congelarli o disidratarli per un uso successivo.



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    Porro


    Il Porro


    Porro - Ortaggio erbaceo della famiglia delle liliflore, con bulbo a tuniche biancastre, piccolo e ovoide.

    Descrizione
    Le foglie sono opposte di colore verde scuro o verde giallastro che sono portate raggruppate a formare una sorta di pseudo-fusto.

    I fiori sono bianchi verdastri, formati da tre pezzi e portati in infiorescenza ad ombrella al termine di uno scapo fiorale che si sviluppa nel secondo anno di vita della pianta.

    Il porro è originario della regione mediterranea, probabilmente dal Vicino Oriente. La sua coltivazione è di antichissima memoria: il porro era conosciuto dagli Egizi e dai Romani.

    La parte edule è rappresentata dalla parte terminale delle foglie (la parte bianca), mentre viene comunemente scartata la parte verde delle stesse foglie.

    Il porro è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Liliaceae, che viene coltivata per il suo bulbo commestibile. Le sue caratteristiche principali sono:

    - Altezza: può raggiungere i 120 cm di altezza.

    - Foglie: sono lunghe e strette, di colore verde scuro.

    - Fiori: sono di colore bianco o rosa, riuniti in una infiorescenza a ombrello.

    - Bulbo: è la parte commestibile della pianta, di forma tondeggiante e di colore bianco o giallo.

    Il porro è originario del Mediterraneo e viene coltivato in tutto il mondo. È un alimento molto versatile in cucina e viene utilizzato in molte preparazioni, come minestre, zuppe, salse e contorni.

    Coltivazione del Porro:
    Ecco alcuni consigli su come coltivare il porro:

    - Scelta del terreno: il porro cresce meglio in terreni ben drenati, ricchi di sostanza organica e con un pH compreso tra 6 e 7.

    - Preparazione del terreno: il terreno deve essere lavorato in profondità e arricchito con letame maturo o compost.

    - Semina: la semina del porro si effettua in primavera, in un semenzaio o direttamente in campo. Si possono utilizzare i semi o i getti ottenuti dalla divisione dei bulbi.

    - Trapianto: quando le piantine hanno raggiunto una dimensione di circa 15 cm, vanno trapiantate in piena terra, in file distanti tra loro circa 30 cm e con una distanza di circa 15 cm tra le piante.

    - Cura delle piante: il porro ha bisogno di una buona irrigazione e di una concimazione regolare. Inoltre, è importante rimuovere le erbacce che crescono intorno alle piante.

    - Raccolta: i porri sono pronti per la raccolta quando hanno raggiunto una dimensione di circa 20 cm. Si possono raccogliere in qualsiasi momento dell'anno, ma la raccolta migliore si ottiene in autunno e inverno.

    - Conservazione: i porri possono essere conservati in frigorifero per alcune settimane, oppure possono essere essiccati o congelati per una conservazione più lunga.

    In generale, il porro è una pianta facile da coltivare e richiede poche cure particolari. Tuttavia, è importante evitare ristagni idrici eccessivi e proteggere le piante dalle gelate invernali.



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