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LE PIANTE GRASSE

pianta grassa con fiori

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Comunemente vengono chiamate "piante grasse" mentre i botanici indicano con il termine di "succulente" le numerose specie che hanno avuto origine nei luoghi semidesertici o desertici e che hanno la caratteristica di immagazzinare grandi quantita' di acqua, al loro interno e limitarne il consumo in previsione dei periodi di siccita'.

Si calcolano le succulente in circa 10 mila tipi, divisi in circa venticinque famiglie di cui la più numerosa è formata dalle cactacee.

In termini botanici, le spine delle cactacee sono foglie modificate e hanno molteplici funzioni. La più ovvia è che impediscono agli animali di danneggiare la pianta stessa. Poi: fanno da schermo contro i raggi solari e contribuiscono a mantenere la pianta relativamente fresca; formano una sorta di "camera d'aria" isolante che rompendo i venti aridi del deserto riduce ulteriormente l'evaporazione; la spina raccoglie le gocce d'acqua che cadono successivamente sul terreno e sono assorbite dalle radici della pianta.

Chi non conosce e apprezza nel giardino le numerose variatà di piante grasse con i meravigliosi fiori dai colori sgargianti.



Libri & manuali sulle piante grasse:


agave

Agave (Agave Americana) questa specie di piante grasse è una delle più numerose e dalle caratteristiche più svariate (raggruppa oltre 300 varietà) . Il fusto generalmente è molto corto e le foglie partono numerose fin dalla base. Una caratteristica delle foglie è quella di essere molto carnose e tozze. La pianta è originaria delle zone desertiche dell'America, ma è assai presente anche sul territorio Italiano, nelle zone più temperate del meridione.







aloe

Aloe - Piante originarie dell'Africa e del Madagascar. Hanno rosette acaule, con foglie molto carnose. Somogliano alle agavi, ma i fiori sono diversi: l'aloe ha infiorescenza pendule, inoltre le foglie sono piu' spesse e acquose. Lunghe e appuntite le foglie presentano dei denti sui margini, inoltre sono incavate al centro e ricurve alla fine.
L’aloe tollera bene la siccità, è si adatta per la coltivazione su scarpate esposte a sud o in zone aride.
TERRENO: Il terreno migliore è sabbioso, tre parti di sabbia e una parte di normale terriccio da giardino; un fondo di argilla è da porre sul fondo del vaso per consentire il drenaggio. Non mettere sottovasi altrimenti si creerebbe un ristagno che l’aloe non sopporta.
MOLTIPLICAZIONE RIPRODUZIONE: La moltiplicazione avviene per talea: in estate, i germogli tagliati vanno lasciati all’aria per 3/4 giorni per far uscire il lattice e vengono poi messi in vaso e riempiti con sabbia. Le piante coltivate al chiuso degli appartamenti necessitano di ambienti luminosi e temperature costanti. E’ necessario bagnarle molto in estate e primavera (da marzo a novembre una volta alla settimana, da novembre a marzo una volta al mese). Si rinvasa ogni anno, in primavera, aumentando via via le dimensioni del vaso.
MALATTIE: E’ necessario stare molto attenti alle malattie, quali il “mal bianco”: una patina bianca sulle foglie che bisogna eliminare con zolfo ramato. Se le foglie ingialliscono o appaiono macchiate di marrone, probabilmente la pianta è attaccata dagli acari: in questo caso è necessario aumentare l’umidità nell’habitat della pianta; se il problema dovesse persistere, dotarsi di uno specifico prodotto antiacaro.
CONCIMAZIONE FERTILIZZANTI: La coltivazione dell'aloe vera dovrebbe essere organica, per cui durante l'intero processo di coltivazione non si deve usare alcun fertilizzante, pesticida o diserbante chimico. Si concima una volta al mese a partire dalla primavera e per tutta l'estate utilizzando dei fertilizzanti liquidi diluiti nell'acqua di annaffiatura. Per quanto riguarda il tipo di concime scegliete un fertilizzante che oltre ad avere i cosiddetti "macroelementi" quali fosforo, azoto e potassio, abbia anche i "microelementi" quali il ferro, il manganese, il rame, lo zinco.
POTATURA: La pianta di aloe non si pota: l’unica operazione è quella di eliminare le foglie che stanno alla base che si seccano nel tempo. Prima di utilizzare la cesoia o il coltello per tagliarle, pulite bene la lama per non infettare la pianta.







adromischus

Adromischus Il genere Adromischus abbraccia circa 50 specie di piante coltivate principalmente per la bellezza delle loro foglie carnose e maculate. Si tratta di piante grasse che in estate producono piccoli fiori di colore chiaro. Adromischus cooperi, puo' raggiungere l'altezza di 10 cm; presenta foglie maculate di porpora con margine ondulato. I fiori sono di colore verde con il centro porpora. Adromischus maculatus presenta un fusto che con il passare del tempo tende a rigonfiarsi; le foglie, a forma di cuore, sono di colore grigio-verde. I fiori sono color porpora o bianco. In caso di attacco di cocciniglie e' possibile asportare questi insetti manualmente tramite l'utilizzo di un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato.







aporocactus

Aporocactus - detto "cactus a coda di topo", ha fusti lunghi e sottili, produce fiori rosso violacei a fine primavera; vive sui dirupi, anche rocciosi, e fra i rami degli alberi (epifita). La fioritura avviene sulla parte vecchia degli steli.
Terreno: formula fertile, pH 6,5.







cereus peruvianus

Cereus Peruvianus - il genere cereus riunisce circa cinquanta specie di cactus originari dell'America centrale e meridionale.
Il cereus necessita di terreno sciolto e molto ben drenato, costituito da terriccio bilanciato mescolato con lapillo vulcanico e sabbia. Va coltivato in pieno sole, o comunque in posizioni molto luminose; temono il freddo, quindi in inverno vanno ricoverati in casa o in serra temperata.







Cleisocactus

Cleisocactus - Al genere Cleisocactus appartengono circa 50 specie arbustive e molto fiorifere che nel loro habitat naturale possono raggiungere anche i due metri d'altezza. Presentano un fusto non molto alto che si presenta eretto e cilindrico attraversato da sottili costolature longitudinali, con areole molto ravvicinate l'una alle altre. I fiori sbocciano in primavera o in estate e si sviluppano nella parte superiore della pianta, spesso si presentano disposti tutti verso lo stesso lato; sono tubolari estratti e non si aprono mai completamente. Dalla particolare struttura del fiore deriva il nome di cleistocactus, dal greco kleistos, che significa chiuso. Gli stami gialli fioriescono dal fiore in modo particolare. Queste piante prediligono zone luminose e anche soleggiate. Si tratta di piante che non tollerano il gelo.







crassula

Crassula - appartiene alla famiglia delle crassulaceae ed è originaria dell’Africa meridionale. Si presenta come un arbusto di diverse dimensioni. Le foglie sono carnose e di colore verde; i fiori sono piccoli e, generalmente, di colore bianco. Si adatta a vivere in serra e in appartamento, ma nelle più zone calde può essere coltivata anche all’esterno. Il terreno, in quest’ultimo caso, deve essere sciolto e ben drenato.







echeveria

Echeveria - È una pianta grassa alta 15 cm, con foglie carnose, ricoperte da una fitta peluria. Tra una foglia e l’altra spuntano gli steli che portano fiorellini giallo arancio. La posizione ideale è il davanzale interno di una finestra rivolta a sud. D’estate lasciatela sul balcone, anche in pieno sole. Quando è fiorita, tenetela a 20 gradi, altrimenti spostatela in un luogo fresco, lontano da fonti di calore. In estate vuole il caldo. Date un goccio d’acqua una volta alla settimana in estate; in inverno, se non è fiorita, evitate di bagnarla. Le piante giovani vanno rinvasate ogni anno con 1/3 di terra universale, 1/3 di terriccio di foglie sbriciolato e 1/3 di sabbia grossolana o graniglia. Dopo quattro o cinque anni, non rinvasatele più. Dopo la fioritura, lasciate appassire la corolla e lo stelo. Con le forbici recidete lo stelo a pochi centimetri dalle foglie. Presto ricrescerà. Per evitare che l’acqua ristagni nel portavaso, sollevate il fondo del vaso con fettine di un turacciolo.







echinocactus

Echinocactus - l'echinocatus, più noto come cuscino della suocera, rientra in un genere di 10 specie di cactus con forma globosa o cilindrica, originari dell'America Nord-settentrionale. in appartamento queste piante devono essere posizionate in zone luminose. Si coltivano in vasi di cotto con diametri dai 10 ai 30 cm, a seconda delle dimensioni. Nel periodo invernale non devono essere annaffiate e si tengono in zone in cui la temperatura non deve scendere sotto i 5 gradi.







echinocereus

Echinocereus - ha affascinato un gran numero di amatori fin dall'inizio del '900. La famiglia a cui appartiene questa pianta grassa comprende circa settanta specie che vivono negli stati sud occidentali di USA e Messico. Si presentano come piante ricche di spine, fatta eccezione per qualche specie particolare, ed il loro portamento varia da specie a specie in maniera quasi radicale. Gli echinocereus che, per la precisione, provengono dalle zone desertiche del Chihuaha, della Sonora e degli altipiani messicani, sono molto resistenti al freddo. Nel loro ambiente naturale gli inverni sono molto freddi ma soprattutto secchi e asciutti; la neve che cade in questi periodi funge da isolante termico, infatti quando la temperatura scende sotto zero la neve finisce per sciogliersi solo a primavera inoltrata. In questo modo però le piante non ricevono acqua per circa sei mesi e i sali contenuti all'interno della linfa, che scorre dentro il tronco, si concentrano svolgendo la funzione di antigelo.







erbaghiaccio

Erba di ghiaccio - (Cryphytum crystallinum)
E' una piccola pianta grassa, perenne, che puo' raggiungere un'altezza di 40 cm. Presenta foglie spesse, ovali, dentellate e piccoli fiori rosa. Il suo nome deriva dalle numerose vescichette trasparenti che ricoprono l'intera pianta, che la fanno sembrare ricoperta da rugiada gelata. L'erba di ghiaccio, oltre ad essere apprezzata per le sue qualita' ornamentali, viene impiegata in ambito culinario: le foglie tritate finemente, infatti, vengono aggiunte all'insalata. Questa pianta necessita posizioni soleggiate, e puo' tollerare un freddo moderato.



Links su Erba Ghiaccio:




ferocactus

Ferocactus - Pianta originaria dei deserti del Messico e degli Stati Uniti. E' sicuramente una delle più resistenti piante grasse che si possano coltivare. Originariamente veniva classificata come un echinocactus per la grande somiglianza con questa piante, successivamente si è notato che le spine e i fiori di molte varietà si differenziavano sia per forma che per colore. Negli ambienti domestici raramente queste piante possono raggiungere le dimensioni che raggiungono nei luoghi d’origine, anche se, con una adeguata esposizione e metodo di coltura appropriati, si possono raggiungere anche piante con circonferenze che arrivano ai 50 cm.







gasteria

Gasteria - Pianta simile al genere Aloe, abbraccia circa 75 piante succulente che sviluppano un ventaglio distico formato da due file di foglie carnose, macchiate di bianco o striate; con il tempo alcune si dispongono a spirale creando una rosetta priva di fusto. I fiori sono tubulosi arancioni o rossi, rigonfi alla base, supportati da uno scapo che si sviluppa dal centro della rosetta; possono svilupparsi in qualsiasi momento dell'anno. La fioritura e' seguita da frutti di colore verde che a maturita' raggiunta diventano marroni. La gausteria necessita di un'esposizione molto luminosa e tollera anche i raggi del sole diretti.







lithops

Lithops - Queste piante chiamate anche pietre viventi sono molto affascinanti poiche' somigliano alle pietre del deserto di cui sono originarie. Consistono in un unico paio di foglie accoppiate che nascono da un breve fusto sotterraneo. All'inizio dell'autunno dalla giuntura delle foglie ha origine un singolo capolino fiorale, bianco o giallo, a seconda della specie. Le molte specie di lithops, anche se di forma identica, presentano una vastissima gamma di colore e screziature. Una delle specie piu' conosciute e' Lithops lesliei con foglie appiattite all'estremita' di colore variante dal rosa al grigio. Alla fine dell'estate compaiono fiori gialli con sfumature rosa. Queste piante necessitano di posizioni soleggiate; la temperatura in inverno non deve scendere sotto i 10°C.







mammillaria

Mammillaria - genere di piante grasse tra i più numerosi, riunisce diverse centinaia di specie, originarie del Messico e degli Stati Uniti sudoccidentali. Le specie si differenziano molto per forma: ve ne sono, infatti, specie a tronco cilindrico, altre con tronco globoso, ed altre ancora si possono riunire in gruppi molto folti. Questo tipo di piante non necessita di molte cure, e quindi la coltivazione risulta abbastanza semplice . L'esposizione soleggiata è quella ottimale, facendo ben attenzione nel periodo estivo a non esporla al sole nelle ore più calde della giornata.







notocactus

Neobuxbaumia - Famiglia: Cactaceae. Piante succulente.
Terreno: Terriccio per cactacee, ben drenato, un po' calcareo.
Esposizione: Pieno sole.
Coltura: Facile. Annaffiature regolari nel periodo primavera - inizio di autunno (ogni 7 - 10 giorni), poca acqua in inverno (circa una volta al mese). Temperatura ottimale: non sotto i 10°C .







notocactus

Notocactus - Pianta provenienti per la maggior parte dalle lande deserte del sud America. Le piante fioriscono dopo diversi anni, anche se qualche varietà dopo appena 3-4 anni presenta già delle infiorescenze. Necessitano di molta luce.







opuntia

Opuntia - genere che comprende un grande numero di specie - originarie delle zone desertiche dell’America settentrionale e meridionale. Queste piante producono delle infiorescenze a forma di ruota, con colori molto accesi. Essendo una pianta tipicamente desertica, non sopporta l’umidita atmosferica ed è quindi bene prediligere luoghi abbastanza ventilati per prevenire muffe e malattie.







stapelia

Stapelia - genere di piante grasse della famiglia Asclepiadacee, diffuso specialmente nei territori aridi dell'Africa meridionale e coltivato in serra per la decoratività e per la singolarità dei fiori. È presente in Italia con un'unica specie, Stapelia europaea, che si rinviene solo nell'isola di Lampedusa; la sua area di diffusione si estende alla Spagna meridionale e all'Africa settentrionale Presenta fusti a sezione quadrangolare, dentato-tubercolati sugli spigoli; le foglie sono carnose e presto caduche, mentre i fiori, persistenti a lungo, hanno corolla carnosa, stellata, rosso scura con lobi striati e ciliati, e sono presenti in gruppi all'apice dei fusti. La pianta emana un cattivo odore di carne putrescente, per cui attira alcuni Ditteri che assicurano così l'impollinazione.







stapelia

Stenocereus - genere di piante grasse originarie del Messico.
Generalmente i fusti sono lunghi e stretti, di colore verde scuro, ricoperti da grosse spine grigiastre; in estate producono numerosi fiori delicatamente profumati, di colore bianco candido, che si schiudono di notte. In tarda estate molte specie producono grossi frutti tondeggianti, carnosi, commestibili.
Preferiscono posizioni molto soleggiate, temono il freddo.
gli stenocereus necessitano di terreno molto ben drenato, si può preparare un substrato ideale mescolando del comune terriccio universale con sabbia e perlite.





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