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  • Le Piante da giardino dalla A alla Z:
    A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z


    Rhodochiton

    Rhodochiton- e' una pianta rampicante proveniente dal Messico il cui nome, derivante dal greco, significa appunto "mantello rosso", con riferimento agli splendidi fiori dal calice svasato.


    Descrizione

    La parte piu' bella di questo rampicante sono i fiori; si presentano come calici rossi, larghi all'incirca 3 o 4 cm e da una seconda corolla lunga 4 o 5 cm di un colore rosso porpora scuro, con cinque lobi arrotondati e distesi della medesima grandezza.


    Coltivazione

    Si sviluppa bene in un terreno fertile, umido e ben drenato. Utilizza quindi un terreno misto, contenente terra, sabbia e letame. Questa pianta, ideale per coprire gratticci e pergolati, puo' essere coltivata in esterno nelle zone con clima piu' mite mentre predilige una coltivazione in interno nelle zone a clima piu' rigido.

    La pianta necessita di una forte esposizione alla luce solare, ma può essere coltivata anche in zone semiombreggiate.
    Annaffiature regolari durante la stagione della fioritura, mantenendo il terreno umido ma evitando ristagni d'acqua.
    Durante la stagione di crescita, la pianta ha bisogno di una concimazione regolare per favorire lo sviluppo dei fiori. Usa fertilizzanti liquidi per piante floreali.

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    Ricino

    Ricino - pianta erbacea o arbustacea (Ricinus communis) della famiglia delle Euforbiacee, originaria dell'Asia orientale.


    Descrizione

    Il ricino (Ricinus communis L.), unica specie del genere Ricinus, e' una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae.
    Coltivata nelle regioni temperate e calde per la produzione di olio; frutto a capsula contenente tre semi ovoidali, ricchi di albume oleoso, velenosi per la presenza di ricina, che non passa nell'olio ottenuto per pressione. L'olio di ricino trova impiego in farmacia come purgante drastico ed e' anche utilizzato nella lubrificazione di motori e congegni meccanici delicati.
    L'olio di ricino contiene l'acido ricinoleico che altera la mucosa intestinale e provoca grosse perdite di acqua ed elettroliti (sali minerali) per cui svolge un'azione purgativa intensa ed irritante.
    La ricina, presente nella pianta e nei semi, e' una tossina pericolosa che puo' provocare gravi intossicazioni. I semi di Ricino contengono tra il 40% e il 60% di olio ricco di trigliceridi, principalmente di ricinoleina.


    Coltivazione

    La cultura di questa pianta non presenta grossi problemi, bisogna tuttavia aver cura di fornire un buon ammendante organico in primavera e di modificare la struttura del suolo se questo e' poco drenato.
    Suolo: ricco, ben drenato, spesa, pH neutro.
    Esposizione: sole o mezza ombra.


    Moltiplicazione

    semina in aprile a 20 gradi (bisogna prima immergere i semi nell'acqua per 24h).

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    Rincospermo

    Rincospermo - (Trachelospermum jasminoides Lindl.) noto anche come Jasminum polyanthum, e' una pianta rampicante a foglia perenne originaria dell'Asia orientale.


    Descrizione

    Arbusto rampicante diffuso nel Mediterraneo, caratterizzato da fusti volubili e lucide foglie coriacee, ovali e allungate.
    I fiori, bianchi e a stella, sprigionano fra giugno e luglio un profumo intenso. Per l'aroma e la dimensione dei fiori questa pianta, originaria della Cina, e' chiamata anche 'falso gelsomino'.
    Molto apprezzato sia per le foglie, coriacee, lucide ed eleganti, che danno alla pianta sempre un bellissimo aspetto, sia per la fioritura, bianca, profumatissima, in maggio-giugno.


    Coltivazione

    Il rincospermo puo' essere utilizzato per coprire pergolati, muri e recinzioni, o coltivato in vaso sui terrazzi e balconi.
    Preferisce posizioni soleggiate, terriccio universale, e apporti costanti di fertilizzante nel periodo di sviluppo (primavera-autunno).

    Il rincospermo fiorisce tra la tarda primavera e l'estate. I fiori profumati sono di forma stellata, con cinque petali e di colore bianco, talvolta tendente al giallo o al rosa. Il profumo dei fiori e' simile a quello del gelsomino vero, da cui deriva il nome Gelsomino Falso. I fiori sono seguiti dalla formazione di piccoli frutti a forma di baccello contenenti semi alati, che però raramente si sviluppano in coltivazione.

    Bagnare regolarmente, di piu' quando la pianta e' in fiore, ma attenzione ad evitare sempre i ristagni.
    Come rampicante cresce bene sia in piena terra che in vaso in posizioni luminose, ma e' utilizzato anche come tappezzante per vestire cordoli, piccole scarpate o muretti. Teme le gelate prolungate. Nei paesi dove l'inverno e' rigido deve essere protetto con una pacciamatura di foglie e paglia.


    Moltiplicazione

    Il rincospermo puo' propagarsi per seme (metodologia a cui peraltro mai si ricorre) o per talea apicale semilegnosa durante tutta l'estate (da fine fioritura in poi)

    Si possono ottenere nuovi esemplari mettendo a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia, mantenuto umido, in cassone da moltiplicazione, talee prelevate, in luglio-agosto, dai germogli laterali, avendo cura di lasciare una porzione del ramo portante. Le nuove piantine potranno essere messe a dimora nella primavera successiva.

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    Rosa

    Rosa - Il genere Rosa raggruppa circa 150 specie di arbusti, rampicanti, coltivati per la bellezza del fiore. Le rose vengono divise in due gruppi: antiche e moderne; ogni gruppo a sua volta comprende diverse categorie di rose a seconda dell'origine e del tipo di fioritura.

    La gamma delle specie e delle varieta' di rose e' molto ampia, per comodita' espositiva si fa riferimento a tre categorie principali di rose: a cespuglio, rampicanti e sarmentose, in miniatura.


    Descrizione

    La rosa e' un arbusto, di solito eretto ma spesso anche sarmentoso e presenta foglie composte da 5 fino ad 11 foglioline provviste di margini dentati semplici o doppi di colore verde più o meno scuro provviste di peli a seconda della specie.


    Coltivazione

    la gran parte dei roseti preferisce posizioni soleggiate, che ricevano la luce diretta del sole per almeno sei ore al giorno; nelle regioni con clima molto caldo e' consigliabile scegliere un luogo del giardino che goda di ombreggiatura nel tardo pomeriggio.

    Le rose gradiscono un terreno fertile di medio impasto, quelli troppo poveri vanno arricchiti con concimi organici e inorganici, si vanga il terreno interrando letame maturo, quello fresco e' dannoso per le radici. I terreni troppo poveri si devono alleggerire aggiungendo torba o paglia decomposta. Le rose non crescono in terreni troppo sabbiosi o troppo compatti e argillosi.
    Durante la coltivazione il terreno deve essere sempre lasciato libero da erbacce infestanti.


    Potatura

    la potatura ha un'importanza fondamentale per la rosa, perche' senza di essa anche un bellissimo cespo diventa, in breve tempo, un brutto cespuglio: i fiori si rimpiccioliscono e il gambo si accorcia, diminuisce progressivamente anche il numero dei petali. Quando le rose hanno raggiunto una forma definitiva sono necessari degli interventi mirati per consentire che le piante crescano in modo equilibrato e fioriscano regolarmente.

    Nel caso di varieta' rifiorenti vanno eliminati tutti i fiori appassiti sotto le due foglie piu' alte, mentre le varieta' che fioriscono solo una volta, sopratutto le rose a cespuglio, mantengono i loro rossi cinorrodi, con i quali in autunno ravivveranno ed abbelliranno il giardino.
    In autunno inoltrato potare le rose in maniera piu' drastica, per consentire al risveglio della pianta una rigogliosa vegetazione. Togliere tutte le parti secche tagliando all'attaccatura del ramo, eliminare i rami che crescono storti, sfoltire i rami con piu' di tre derivazioni.


    Concimazione

    Alle rose e' opportuno dare del letame maturo ogni due anni, possibilmente in primavera. Spargere il letame nella zona di terra che circonda il piede della pianta e interrare. All'occorrenza e' opportuno somministrare anche del concime granulare o pellet biologico (circa 100 gr per metro quadrato). Innaffiare abbondantemente nel periodo estivo.

    Libri & manuali:

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    Rosa Canina

    Rosa canina - Famiglia: Rosaceae. Rosa canina deriva dal greco kynorrhodon = Rovo dei cani perche' i Greci, che cosi' la chiamavano, ne impiegavano la radice per curare la rabbia.

    E' un arbusto della famiglia delle Rosaceae originario dell'Europa e dell'Asia. Ha foglie verdi, lucide e dentate e fiori rosa o bianchi che compaiono in primavera e inizio estate. In autunno produce anche dei frutti rossi aranciati.

    Arbusto alto 2-3 m, appartenente alle Dicotiledoni. Fusto legnoso, prima diritto, poi arcuato e infine, nella parte apicale, diretto verso il basso. Ha spine robuste e curvate in basso, di colore rosso che col tempo diventa marrone e quindi grigio chiaro. Dai rami principali partono brevi rametti. Frequente la presenza di galle. Fioritura: aprile-luglio.
    Impollinazione: entomofila o autoimpollinazione.

    La rosa canina e' facilmente coltivabile in qualsiasi tipo di terreno, purché esso sia ben drenato e arricchito con sostanza organica. Preferisce l'esposizione al sole, ma tollera anche un po' di ombra. Sebbene sia molto resistente al freddo, in caso di gelate intense o prolungate conviene proteggerla con un adeguato manto di foglie o paglia.

    Riproduzione: La rosa canina puo' essere propagata attraverso la semina, la divisione dei polloni o la talea di rami legnosi. E' importante anche potare la pianta in modo regolare per farle mantenere una forma compatta e per favorire l'uscita di nuovi rami fioriti.

    La rosa canina (o rosa selvatica) ha molti utilizzi, tra cui:

    1. Tisana: le foglie e i frutti della rosa canina possono essere utilizzati per preparare una tisana ricca di vitamina C e antiossidanti.

    2. Marmellata: i frutti della rosa canina possono essere utilizzati per preparare una deliziosa marmellata, ricca di antiossidanti e vitamina C.

    3. Integratore: la rosa canina puo' essere utilizzata sotto forma di integratore alimentare per la sua ricchezza di vitamina C e antiossidanti.

    4. Cosmetici: l'olio essenziale della rosa canina puo' essere utilizzato per la produzione di cosmetici per la cura della pelle, grazie alle sue proprieta' lenitive e antiossidanti.

    5. Infuso per il bagno: le foglie e i petali della rosa canina possono essere utilizzati per preparare un infuso da aggiungere nell'acqua del bagno per ottenere un effetto rilassante e lenitivo sulla pelle.

    Libri & manuali:

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    Salice

    Salice - genere di piante legnose della famiglia delle Salicacee, frequenti in luoghi umidi, nelle regioni temperate e fredde boreali; alberi, arbusti o piccoli cespugli con foglie allungate o arrotondate; fiori in amenti; frutto a capsula.

    Fornisce legno bianco, tenero, facilmente lavorabile, utilizzato per la produzione di mobili, cesti e altri manufatti artigianali.

    SaliSalice babylonica o salice piangente, originario della Cina, e' coltivato a scopo ornamentale per i suoi rami ricadenti.

    SaliSalice viminalis e SaliSalice purpurea forniscono rami che servono per lavori di intreccio (vimini); la corteccia e' ricca di tannino.

    E' una pianta molto adattabile e puo' essere coltivata in diverse condizioni climatiche e di terreno, tuttavia predilige terreni umidi e ben drenati. La pianta puo' essere propagata per talea o per seme, ma la propagazione per talea e' generalmente più efficace.

    Per la coltivazione del Salice, e' importante scegliere un'area che riceva molta luce solare e che sia ben drenata. La pianta puo' essere coltivata sia come albero che come arbusto, a seconda delle esigenze.

    Richiede una buona irrigazione durante la stagione di crescita, soprattutto nei primi anni di vita, quando la pianta e' ancora giovane e in fase di sviluppo. Inoltre, la pianta va potata regolarmente per mantenerla in forma e favorirne la produzione di nuovi germogli.

    Infine, per la coltivazione del Salice e' importante scegliere la varieta' giusta in base alle esigenze e al clima della propria zona. Esistono infatti numerose varieta' di Salice, ciascuna con caratteristiche specifiche e adatte a diverse condizioni di coltivazione.

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    Santolina

    Santolina - (Santolina Chamaecyparissus)
    Il nome deriva dal latino Sanctus (santo) e Linum (lino), forse in riferimento alle proprieta' terapeutiche della pianta.
    Ne esistono 10 specie usate nei giardini per bordure ed aiuole visto il vivace colore giallo dei fiori. E' un arbusto perenne alto da 20 a 50 cm. Il fusto e' legnoso alla base con numerose ramificazioni erette. Le foglie sono vellutate, biancastre, piccole e strette. I fiori giallo-oro fioriscono da giugno ad agosto.

    La santolina e' una pianta molto rustica e resistente, originaria del Mediterraneo, che si adatta bene a diversi tipi di terreno e condizioni climatiche. Ecco alcune linee guida per la sua coltivazione:

    Esposizione:
    La santolina predilige una posizione soleggiata e ben esposta, anche se puo' tollerare l'ombra parziale.

    Terreno:
    Il terreno ideale per la santolina deve essere ben drenato e abbastanza povero di nutrienti. La pianta puo' crescere anche su terreni calcarei e aridi.

    Irrigazione:
    Pianta resistente alla siccita', quindi richiede solo irrigazioni sporadiche durante la stagione secca.

    Potatura:
    La potatura regolare favorisce la compatta densita' della pianta e aiuta a mantenerla in salute. Si puo' potare sia in primavera che in autunno, tagliando le parti secche e le punte degli steli.

    Moltiplicazione:
    La santolina puo' essere propagata per talea o per divisione dei cespi. Si consiglia di effettuare la moltiplicazione in primavera.

    In sintesi, la santolina e' una pianta facile da coltivare che richiede poche cure. Tuttavia, per mantenere la sua forma compatta e sana, e' importante effettuare una potatura regolare e fornire una buona esposizione al sole.

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    Scilla

    Scilla - (nome popolare scilla silvestre)
    Pianta con bulbo sotterraneo, ha 2 foglie basali spesse e robuste lunghe fino a 10cm e avvolgenti. La spiga florale alta fino a 25cm (ma piu' spesso alta solo una decina di cm) porta da 2 a 9 fiori di un colore azzurro acceso che si aprono in sequenza. Una volta che l'ovario e' stato fecondato si forma una capsula che appesantendosi piega la pianta finche' non tocca il terreno e puo' cosi' rilasciare i semi. Fioritura - in primavera.

    La scilla e' una pianta bulbosa a fiore che cresce bene in climi temperati e subtropicali. E' abbastanza resistente e richiede poche cure, il che la rende una buona scelta per i giardinieri principianti.

    Ecco alcuni consigli per la coltivazione della scilla:
    Scegli il posto giusto: La scilla cresce meglio in luoghi luminosi e soleggiati, ma puo' tollerare anche l'ombra parziale. Assicurati che il terreno sia ben drenato e che non si accumuli acqua intorno ai bulbi.

    Prepara il terreno: La scilla cresce bene in terreni leggermente acidi, con un pH compreso tra 6 e 7. Aggiungi del compost o dell'humus al terreno per migliorare la struttura e la fertilita' del suolo.

    Pianta i bulbi: La scilla viene coltivata a partire dai bulbi che vengono piantati a settembre-ottobre, a circa 10-15 cm di profondita' e a una distanza di 8-10 cm l'uno dall'altro. Copri i bulbi con il terreno e annaffia bene.

    Annaffia regolarmente: La scilla richiede un'irrigazione regolare, specialmente durante la fase di crescita e fioritura. Assicurati che il terreno sia sempre umido, ma non bagnato.

    Nutri le piante: Aggiungi un fertilizzante adatto alle piante bulbose ogni 4-6 settimane per garantire una crescita sana e una fioritura abbondante.

    Gestisci la fioritura: Quando la scilla finisce di fiorire, taglia i fiori appassiti e lascia le foglie fino a quando non diventano gialle e secche. In questo modo, i bulbi accumuleranno più nutrienti per la fioritura dell'anno successivo.

    Proteggi i bulbi invernali: Le scille sono piante resistenti al freddo, ma se vivi in un'area con inverni rigidi, copri i bulbi con uno strato di foglie secche o di paglia per proteggerli dal gelo.

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    Senecio

    Senecio - genere di piante della famiglia Composite o Asteracee con oltre 1300 specie diffuse in prevalenza nelle regioni temperate e temperato-fredde del globo, talvolta anche ai tropici. Sono erbe, suffrutici o anche alberi con infiorescenze a capolino di varia grandezza, per lo piu' gialle, fornite di un disco centrale e di una raggiera di fiori ligulati talora poco evidenti. I frutti sono acheni con pappo peloso.

    Tutte queste piante sono fornite di radici molto resistenti e ben sviluppate che, in alcuni casi, sono tuberose come quelle delle patate. Il senecio fiorisce facilmente e in alcuni casi nascono dei frutti che una volta maturi forniscono le semenze che permettono la nascita di nuove piante. Per coltivarle utilizzare un terriccio ricco di sabbia.

    Sono piante molto resistenti e non presentano particolari esigenze, potrete quindi concimarle molto poco. Sono infatti sufficienti poche concimazioni da effettuare nei periodi di fioritura e crescita.

    In generale, le piante di Senecio preferiscono un'esposizione luminosa, ma alcune specie possono tollerare anche l'ombra parziale. Queste piante preferiscono anche un terreno ben drenato e moderatamente fertile.

    Inoltre, ricorda che molte specie di Senecio sono originarie di climi aridi, quindi spesso richiedono poca acqua e un'umidita' relativa bassa per prosperare. Tuttavia, ci sono anche alcune specie di Senecio che preferiscono condizioni di umidita' piu' elevate, quindi fai attenzione alle esigenze specifiche della tua pianta.

    Infine, ricorda di maneggiare le piante di Senecio con cura, poiche' alcune specie sono tossiche se ingerite o se il loro succo entra in contatto con la pelle. Usa guanti di protezione e fai attenzione quando poti o manipoli le piante.

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    Strelitzia

    Strelitzia - detta Uccello del paradiso (Caesalpina Gillesi)

    La Strelitzia e' una pianta perenne originaria dell'Africa del Sud. E' molto popolare come pianta ornamentale grazie ai suoi fiori insoliti e alla sua forma strutturale distintiva.

    La pianta puo' raggiungere un'altezza di circa 1,5 metri e ha foglie coriacee e rigide, che possono crescere fino a 2 metri di lunghezza. I suoi fiori sono di un bel colore arancione e blu, con forme simili a uccelli, e possono durare fino a sei settimane. Inoltre, la Strelitzia fiorisce tutto l'anno, il che la rende ancora piu' attraente per la coltivazione.

    La Strelitzia e' una pianta molto resistente, che puo' sopravvivere in una vasta gamma di condizioni ambientali, ma preferisce i climi caldi e le zone di pieno sole. E' relativamente facile da coltivare e richiede una quantita' moderata di acqua e fertilizzante. La pianta e' anche resistente a molte malattie e parassiti.

    Inoltre, la Strelitzia ha anche alcune proprieta' curative e medicinali. La sua linfa puo' essere usata per curare le ferite e il succo delle sue foglie puo' essere usato come antinfiammatorio. Tuttavia, e' importante notare che la Strelitzia e' tossica se ingerita e puo' causare irritazione della pelle se maneggiata senza guanti.

    In sintesi, la Strelitzia e' una pianta ornamentale molto popolare grazie alla sua forma strutturale e ai suoi fiori insoliti. E' anche relativamente facile da coltivare e ha alcune proprieta' curative e medicinali interessanti.

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    Tamarice

    Tamarice - o Tamerice (TamariTamarice gallica)
    Arbusto o piccolo albero della famiglia delle Tamaricacee, comune nei luoghi paludosi vicini al mare; rami allungati, flessuosi, con foglie piccolissime, squamiformi e fiori rosei, numerosissimi, formanti lunghi pennacchi. Originario delle delle zone meridionali e temperate d'Europa ed Asia.

    La tamarice (Tamarix spp.) e' una pianta che cresce spontaneamente in molte parti del mondo, ma puo' anche essere coltivata per scopi ornamentali o per la riparazione di terreni degradati.

    Alcuni consigli per coltivare la tamarice:
    Scelta del terreno:
    la tamarice predilige terreni ben drenati e sabbiosi, ma puo' crescere anche su terreni argillosi e salini. Il pH del terreno deve essere compreso tra 6 e 8.

    Propagazione:
    la tamarice puo' essere propagata per talea o per semina. Le talee devono essere prese in primavera da rami giovani e rigogliosi, e vanno messe a radicare in un substrato sabbioso umido. La semina, invece, si effettua in autunno o in primavera, utilizzando semi freschi.

    Trapianto: una volta che le piantine hanno raggiunto una dimensione sufficiente, possono essere trapiantate in piena terra. E' importante mantenere una buona distanza tra le piante, poiche' la tamarice puo' diventare molto grande.

    Cura delle piante:
    la tamarice e' una pianta resistente e non richiede particolari cure. Tuttavia, e' importante innaffiare regolarmente le piante durante il primo anno di vita, e poi solo in caso di lunghe siccita'. Inoltre, e' consigliabile eliminare le infestanti intorno alle piante.

    Potatura:
    la tamarice non richiede una potatura regolare, ma si possono eliminare i rami secchi o danneggiati per favorire la crescita di nuovi germogli.

    La tamarice e' una pianta molto resistente e puo' essere coltivata con successo anche in zone aride o costiere. Tuttavia, va ricordato che in alcune zone la tamarice e' considerata una specie invasiva e potrebbe danneggiare l'ecosistema locale, per cui e' importante informarsi sulla sua gestione e coltivazione nella propria area.

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    Tamarindo

    Tamarindo - albero (Tamarindus indica) della famiglia delle Cesalpiniacee, alto anche 25 m, originario dell'Africa Orientale, coltivato nelle zone tropicali per la polpa del frutto, di sapore acidulo, usata per la preparazione di bevande e in medicina come lassativo.

    Se si desidera coltivare il tamarindo, ecco alcuni consigli utili:

    Clima:
    il tamarindo preferisce un clima tropicale o subtropicale con temperature comprese tra i 25°C e i 35°C. Non tollera il gelo o temperature inferiori ai 10°C.

    Terreno:
    il tamarindo cresce meglio in terreni ben drenati e fertili, con un pH compreso tra 6 e 7,5. Il terreno dovrebbe essere anche abbastanza profondo per consentire alle radici di svilupparsi adeguatamente.

    Innaffiatura:
    il tamarindo ha bisogno di acqua regolare, soprattutto durante i primi anni di crescita. Tuttavia, il terreno non deve essere troppo umido o ristagnante.

    Concimazione: il tamarindo ha bisogno di una buona quantita' di nutrimenti per crescere sano e forte. Si consiglia di concimare l'albero ogni 3-4 mesi con un fertilizzante equilibrato.

    Potatura: la potatura puo' aiutare a mantenere l'albero sano e a forma desiderata. La potatura dovrebbe essere effettuata dopo la raccolta dei frutti.

    Raccolta:
    i frutti del tamarindo maturano in 6-8 mesi dopo la fioritura. Quando i frutti diventano marroni e secchi, possono essere raccolti.

    Ricorda che il tamarindo e' una pianta che richiede cure e attenzioni, e che puo' richiedere diversi anni prima di produrre frutti. Se non vivi in una zona tropicale o subtropicale, potrebbe essere difficile coltivare il tamarindo con successo all'aperto. In questo caso, potresti considerare la possibilita' di coltivare l'albero in vaso o in serra.

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    Tasso

    Tasso - (Taxus baccata)
    e' una conifera della famiglia delle Taxaceae molto usato come siepe ornamentale o pianta isolata potata secondo i criteri dell'ars topiaria.

    Pianta, originaria dell'Europa, dove cresce sia in ambito mediterraneo che nelle isole britanniche e' presente comunque in tutto l'emisfero settentrionale, con un gran numero di sottospecie.
    Albero di media grandezza che puo' raggiungere un'altezza intorno ai 15 metri nel suo sviluppo migliore. Ha foglie di colore verde lucente nella pagina superiore, verde piu' chiaro quasi opaco in quella inferiore, con forma lineare e allungata e si presentano con una disposizione a dente di pettine.

    E' una pianta che si adatta facilmente a ogni genere di terreno, tuttavia la preferenza di quest'albero va a quelli freschi e umidi, ancor meglio se calcarei e argillosi.

    Tra i "difetti" del Tasso ricordiamo che le sue foglie, la corteccia e i semi - in pratica tutti gli organi con l'esclusione del solo arillo - sono velenosi. Non sono pericolosi per l'uomo, poiche' la parte polposa intorno al seme, l'unica che l'uomo puo' mangiare, non ha veleno. Ma taluni pericoli possono essere corsi dal bestiame che puo' avere attrazione per il fogliame.

    In generale, la coltivazione del tasso richiede un certo grado di attenzione e cura, ma se coltivato correttamente, puo' essere una bellissima aggiunta al giardino o al parco.

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    Thunbergia

    Thunbergia - E' una pianta rampicante di origine africana centro-meridionale ed appartenente alla famiglia delle Acanthaceae. Prende il nome dal botanico Carl Peter Thunberg; grande collezionista di piante nonche' professore di botanica.
    La Thunbergia presenta fiori composti da un tubo corollino piu' o meno alto sormontato da cinque petali; carnosi, vellutati e di svariati colori che ricordano le atmosfere tropicali i fiori di questa pianta non hanno una particolare profumazione.

    Cresce bene in pieno sole sebbene nelle regioni con clima piu' caldo possa vivere anche in semi ombra; La Thunbergia va abbondantemente annaffiata nel periodo estivo mentre in quello invernale e' sufficiente controllare che la terra, che deve essere di tipo permeabile e piuttosto fertile, non secchi del tutto.

    Esposizione:
    La Thunbergia preferisce una posizione soleggiata o leggermente ombreggiata. Scegli un luogo dove la pianta possa ricevere almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno.

    Terreno:
    Preferisce un terreno fertile, ben drenato e ricco di sostanza organica. Assicurati che il terreno sia ben drenato per evitare il ristagno dell'acqua intorno alle radici.

    Innaffiatura:
    Ha bisogno di annaffiature regolari, soprattutto durante i periodi di siccita'. Tuttavia, evita di innaffiare eccessivamente la pianta, in quanto cio' potrebbe causare la marciume delle radici.

    Concimazione:
    Puo' essere concimata ogni due settimane durante la stagione di crescita con un comune fertilizzante liquido per piante.

    Potatura:
    Va potata per controllare la sua crescita e promuovere una ramificazione piu' densa. Rimuovi i rami morti o malati e taglia i rami lunghi che si estendono troppo. Inoltre la Thunbergia ha bisogno di un supporto per rampicarsi. Puoi fornire un recinto, un'impalcatura o un'altro supporto solido per la pianta.

    Propagazione:
    La Thunbergia puo' essere propagata per talea o per semi. Se stai propagando per talea, prendi una talea di circa 10 cm di lunghezza dalle parti superiori della pianta e mettila in un terreno umido e ben drenato. Se stai propagando per semi, semina i semi in un terreno umido e ben drenato in primavera.

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    Thuja

    Thuja - albero sempreverde ornamentale (Polyanthes tuberosa) della famiglia delle Cupressacee, dell'America Settentrionale, detto albero della vita;
    Foglie squamiformi, embricate, su rametti appiattiti; galbuli dapprima carnosi poi lignificati.
    Dalle foglie si estrae l'olio di tuia, molto tossico, usato in farmacologia.

    Ecco alcuni consigli per la coltivazione della thuja:
    Posizione:
    la thuja preferisce una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata, ma puo' tollerare anche il pieno sole. Evitare posizioni esposte a venti forti, che potrebbero danneggiare la pianta.

    Terreno:
    la thuja cresce bene in terreni ben drenati, ma tollera anche terreni argillosi o sabbiosi. Il terreno deve essere fertile e ricco di sostanza organica.

    Irrigazione: la thuja richiede un'irrigazione regolare, soprattutto durante i periodi di siccita'. Evitare pero' di annaffiare eccessivamente, perche' l'acqua stagnante puo' causare marciumi.

    Concimazione:
    la thuja non richiede una concimazione eccessiva, ma puo' essere concimata una o due volte all'anno con un concime specifico per piante sempreverdi.

    Potatura:
    La thuja puo' essere potata per controllare la sua crescita e mantenere una forma ben definita. La potatura va eseguita alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera.

    Malattie e parassiti: la thuja e' soggetta a diverse malattie e attacchi da parte di insetti, come ad esempio la cocciniglia. E' importante monitorare la pianta e intervenire tempestivamente in caso di problemi.

    ...vedi scheda completa su thuja



    Trombe Angelo

    Trombe angelo - (Datura Sauveolens)
    Il genere Datura comprende dieci specie di alberi, arbusti ed erbacee annuali, sempreverdi o semisempreverdi, coltivati per i fiori. Le specie arbustive del genere Datura spesso vengono inserite nel genere Brugmansia. Vengono coltivate in piena terra solo nelle regioni a clima invernale mite; nelle regioni del nord si coltivano in vaso. Le specie annuali sono utilizzate all'aperto per le bordure.

    La Brugmansia, anche conosciuta come trombetta degli angeli, e' una pianta ornamentale a fiore grande originaria dell'America centrale e meridionale.

    Ecco alcuni consigli per la coltivazione della Brugmansia:
    Posizione:
    La Brugmansia preferisce una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. Evitare di esporre la pianta a correnti d'aria o a venti troppo forti.

    Terreno:
    Il terreno ideale per la coltivazione della Brugmansia dovrebbe essere fertile, ben drenato e leggermente acido, con un pH compreso tra 5,5 e 6,5.

    Annaffiature:
    La Brugmansia ha bisogno di annaffiature regolari, specialmente durante i periodi caldi e secchi. Tuttavia, bisogna evitare di annaffiare eccessivamente e di lasciare il terreno troppo umido, in quanto ciò potrebbe causare marciume radicale.

    Concimazione:
    La Brugmansia ha bisogno di una buona quantita' di nutrienti per crescere sana e forte. Si consiglia di utilizzare un concime liquido adatto per piante a fiore ogni 2-3 settimane durante la stagione di crescita.

    Potatura: La Brugmansia puo' essere potata per mantenere una forma compatta e per rimuovere eventuali rami secchi o malati. La potatura dovrebbe essere effettuata alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera, prima della nuova crescita.

    Protezione invernale:
    La Brugmansia e' una pianta sensibile al freddo e potrebbe essere danneggiata dalle temperature sotto lo zero. Si consiglia di proteggere la pianta durante l'inverno, coprendola con tessuti o materiale isolante.

    In generale, la Brugmansia e' una pianta relativamente facile da coltivare, ma richiede attenzione e cura costanti per prosperare.

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